00 14/01/2005 17:32
Dato che sta per uscire in DVD (anche in "edizione estesa", ISdA ha proprio cambiato il mondo del cinema), commentiamo un po' questo film

Che dire? 2 ore ben spese, soprattutto in quanto mi ha dato da riflettere.

Avviso subito che ci sono lievi spoiler sparsi

Sgombriamo subito il campo sui punti davvero deboli.

Ioan Gruffud (Lancillotto) ha lo stesso numero di espressioni di Clint Eastwood, ma con l'aggravente di non mettere il cappello.

Se la cava poco meglio Clive Owen, diciamo che mi ha ricordato il Russel Crowe del Gladiatore (e non gli sto facendo un complimento)

Galahad e Dagonet dicono in tutto il film 20 parole in 2.

Peccato soprattutto per il primo, in quanto Dagonet, se non altro, ha il suo spazio d'azione, mentre Galahad, per come presentato, aveva tutte le carte per esser sviluppato meglio, cosa che non viene fatta.

La battaglia finale ha un che di troppo irreale, vabe' che sono i magnifici 7 (TM Gorgon), ma gli altri son davvero troppi: rompono un poco la suspension of disbelief.


Si poteva far di meglio anche sui dialoghi: troppo stereotipi a gogo'.

Per il resto?

Bravi gli attori secondari (Skarsgard e Marescotti su tutti)
Buona la colonna sonora.
Belli i costumi
Ottima la ricostruzione "culturale"

Dov'e' la peculiarita'? Beh, non conosco la nazionalita' della maggior parte degli attori, ne' del regista ne' dello sceneggiatore.

Ma il film porta impresso un marchio tremendamente forte di "made in Ireland"

e, se fossi un inglese, rosicherei come un criceto , nel vedere come hanno riletto quella che, in fondo, e' la grande epica del mio paese.

Nessuno dei protagonisti e' un vero britanno. I Woat di Merlino stanno a nord del vallo.

I cavalieri sono sarmati e lo stesso Artu' e' (per gentile concessione) solo mezzo britanno.


Ah e a chiudere il tutto, la voce di Moya Brennan