00 25/11/2005 16:12
Dal sito della LAV

Una nuova investigazione, condotta da Swiss Animal Protection e EAST International, ha portato alla luce orrori inimmaginabili all’interno degli allevamenti di animali da pelliccia in Cina: animali rinchiusi in anguste gabbie di rete metallica, completamente spoglie e senza riparo. Una prigionia che provoca gravi effetti sul loro comportamento: stereotipie, passività, automutilazione, problemi di riproduzione, fino all'infanticidio.

Al momento dell’uccisione gli animali, portati nei mercati all’ingrosso dove le grandi compagnie vanno ad acquistare le pelli, vengono storditi con ripetuti colpi alla testa, inferti con un bastone, con una barra metallica, oppure prendendo gli animali dalle zampe posteriori e sbattendoli a terra con violenza. Gli animali lottano, hanno convulsioni, infine giacciono tremanti a terra: molti rimangono vivi.

Poi arriva l’accetta, ma non per finirli, per mutilare la zampe. La scuoiatura avviene quando molti sono ancora coscienti; anche alla fine respirano ancora e il cuore continua a battere, i movimenti del corpo e degli occhi sono evidenti per altri 5/10 minuti.

Tutto questo è documentato da foto, filmati e rapporti.
Puoi vedere con i tuoi occhi se te la senti: www.nonlosapevo.com Si tratta di una breve riduzione per non turbarti troppo.

Dagli allevamenti cinesi provengono la maggior parte degli inserti che vedi nei parka, nei guanti, negli stivali e perfino nei peluche che affollano le vetrine. Articoli a basso costo e ad alto tasso di crudeltà.

La campagna LAV
La LAV, a fianco delle associazioni SAP e EAST INTERNATIONAL, sta sviluppando una forte campagna di sensibilizzazione ed informazione dell’opinione pubblica su quanto sta accadendo in Cina, grazie alla complicità del mercato della moda.

Chiediamo al Governo Italiano di approvare al più presto un bando nazionale che vieti l’importazione e la commercializzazione di pelli e pellicce provenienti dalla Cina.
Puoi aiutarci firmando la petizione e informando tutti i tuoi amici su quello che succede ogni giorno in Cina: scarica e diffondi il video denuncia, o invita i tuo amici a visitare il sito www.nonlosapevo.com


http://www.infolav.org/lenostrecampagne/pellicce/pelliccecina/index.htm


Firma on line la petizione sul sito della LAV

Oppure puoi scaricare la petizione in formato pdf da questa pagina e diffonderla