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Voci di Piazza L'area virtuale dell'associazione

ultime nuove attività perpetuate contro VdP

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    lark
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    00 29/01/2007 18:16
    Boh, sinceramente secondo me non ne caviamo un ragno dal buco se continuiamo così...

    [SM=g27813]
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    dianella78
    Post: 61
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    00 30/01/2007 12:53
    e per essere riconosciuti??
    cosa ci vorrebbe? e riconosciuti a che livello? essendo un'associazione no profit che cosa dovremmo fare???
    ma ... non ho parole



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    Lilithx77x
    Post: 2.182
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    Habituè
    00 30/01/2007 13:14
    Associazione riconosciuta
    Le associazioni acquistano la personalità giuridica mediante il riconoscimento concesso con decreto del Presidente della Repubblica.

    Le Associazioni Riconosciute, previste e disciplinate dagli artt. 14-24 del Codice Civile, devono:
    • costituirsi con atto pubblico;
    • chiedere ed ottenere il riconoscimento della personalità giuridica;
    • risultare di conseguenza iscritte negli appositi registri previsti dalla legge.
    Il riconoscimento della personalità giuridica, come principale conseguenza, assicura il beneficio della limitazione della responsabilità al patrimonio associativo.
    La possibilità di acquisto di beni immobili da parte delle Associazioni Riconosciute è ulteriore e diretta conseguenza delle modalità di costituzione e dell’acquisizione della personalità giuridica.


    Modalità per ottenere il riconoscimento

    Per ottenere il riconoscimento occorre fare apposita domanda all'autorità governativa: essa deve essere presentata al prefetto del luogo in cui avrà sede l'associazione, accompagnata dai seguenti documenti :
    1) copia autentica dell'atto costitutivo con statuto allegato;
    2) perizia giuridica degli immobili che costituiscono il patrimonio;
    3) quotazione ufficiale della borsa per i titoli quotati;
    4) perizia giurata per i titoli non quotati in borsa.
    Il prefetto istruisce la domanda e la trasmette al Ministro competente secondo la materia.
    Per gli enti che esercitano la loro attività nell'ambito di una provincia, il prefetto può essere delegato dalle autorità governative ad ammettere decreto di riconoscimento.
    Per gli enti che esercitano nell'ambito di un regione la propria attività in materia costituzionalmente devoluta alla competenza alla competenza delle regioni, il decreto di riconoscimento sarà emesso dal presidente della giunta
    Il Ministro competente formula una proposta di decreto di riconoscimento:
    il decreto di riconoscimento verrà poi emanato dal Presidente della Repubblica.
    Il Ministro, nel formulare la sua proposta, valuta dapprima se l'atto costitutivo e lo statuto sono conformi alle disposizioni dell'art. 16 che, come più sopra si è visto, richiede la presenza obbligatoria di determinati elementi, poi valuta l'opportunità, secondo i criteri sopra accennati, della concessione del decreto.
    Se il Ministro decide di non concedere il riconoscimento deve farlo attraverso un provvedimento motivato che respinge la domanda di riconoscimento.

    Effetti del riconoscimento

    Come si è accennato più sopra, ottenendo il riconoscimento l'associazione acquista la personalità giuridica e viene a godere di determinati privilegi.
    In primo luogo, gli amministratori di associazioni riconosciute godono del privilegio dell'irresponsabilità patrimoniale per le obbligazioni contratte in nome e per conto dell'associazione: i terzi che vengono in contatto con l'associazione per far valere i loro crediti potranno agire solo nei confronti dell'associazione e soddisfarsi sul suo patrimonio, ma non potranno agire direttamente sul patrimonio degli amministratori come nel caso di associazione non riconosciuta.
    Da questo principio deriva la necessità, ai fini di tutelare i terzi creditori, che l'autorità governativa eserciti un controllo sullo stato patrimoniale al momento della costituzione dell'associazione e che neghi la concessione del riconoscimento ogni qualvolta non ci siano sufficienti garanzie patrimoniali.
    L'associazione che ha ottenuto il riconoscimento può, previa autorizzazione governativa, acquistare beni immobili e accettare donazioni o eredità.


    Lilith
    ---
    )O( "An Ye Harm None, Do What Ye Will" )O(

    [Modificato da Lilithx77x 30/01/2007 13.15]

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    Lilithx77x
    Post: 2.183
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    Habituè
    00 30/01/2007 13:15
    Le Associazione non riconosciute
    Le Associazione non riconosciute
    La grandissima maggioranza delle associazioni oggi esistenti è costituita nella forma di Associazione non riconosciuta, prevista e disciplinata negli artt. 36 e seguenti del Codice Civile.
    Le Associazioni in parola vengono definite “non riconosciute” in quanto sono prive di personalità giuridica.
    Sebbene la legge consenta di dare vita ad un’Associazione non riconosciuta anche per mezzo di un semplice accordo verbale, la pratica invalsa, ed intuibili ragioni di funzionalità, fanno sì che l’Associazione non riconosciuta si costituisca, di regola, a mezzo di un atto scritto (contratto di associazione ), basato su due principali componenti:
    a. l’atto costitutivo, che dà vita all’associazione identificandone e fissandone gli elementi di avvio e di riferimento;
    b. lo statuto, destinato a regolare il funzionamento a regime dell’associazione.
    Il contratto associativo non richiede forme particolari. È sufficiente una scrittura privata semplice, senza la necessità di ricorrere all’intervento di un notaio; non occorre che essa contenga specifici elementi, se non quelli richiesti dalla normativa fiscale .
    Le caratteristiche strutturali di un’Associazione non riconosciuta possono essere così elencate:
    a. una forma di aggregazione aperta all’incremento od al ricambio degli associati (cosiddetta “struttura aperta”). Gli associati, teoricamente, potrebbero avere diritti ed oneri diversi tra loro (ad esempio, in relazione all’entità dei contributi da versare, ai diritti di voto, ecc.); ma è preferibile che si stabilisca tra loro parità di diritti e doveri. Si consideri oltretutto che detta parità, in linea generale o specifica, è un requisito richiesto per godere di determinate agevolazioni fiscali;
    b. autonomia patrimoniale - sia pure limitata - rispetto alle sfere patrimoniali dei singoli associati e ad eventuali creditori personali dei medesimi, che si sostanzia nel concetto di “fondo comune” ;
    c. attività finanziata primariamente con i contributi degli associati, ma anche con donazioni od erogazioni di terzi; oppure, ancora, con (limitate) attività di natura commerciale;
    d. delega della gestione associativa ad una o più persone fisiche, generalmente elette dall’assemblea degli associati per limitati periodi di tempo, oppure designate in sede di costituzione;
    e. estinzione per:
    o scadenza del termine di durata eventualmente fissato dallo statuto;
    o deliberazione dell’assemblea degli associati (ove esistente);
    o il venir meno di tutti gli associati;
    f. in ogni caso, gli eventuali residui attivi della liquidazione non potranno essere ripartiti tra gli associati superstiti, ma dovranno essere devoluti (a fini non lucrativi) per gli scopi eventualmente previsti dallo statuto; oppure - in mancanza dei medesimi - a quelli determinati dalla pubblica autorità.

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    Lilithx77x
    Post: 2.184
    Registrato il: 06/11/2002
    Admin
    Habituè
    00 30/01/2007 13:20
    Il codice fiscale
    Il Codice fiscale per le Associazioni: istruzioni per l'uso

    Cosa è
    Il codice fiscale rappresenta lo strumento di identificazione dell'associazione nei rapporti con i privati, gli enti e le amministrazioni pubbliche. Esso , pertanto, va richiesto da tutte le associazioni, anche da quelle che non svolgono alcuna attività imponibile ai fino tributari.

    A cosa serve
    Qualsiasi attività negoziale (contratti con soggetti pubblici o privati, richiesta di finanziamenti, sponsorizzazioni, locazioni o comodati di bene immobile ecc.) o adempimento amministrativo (versamento di tasse, imposte, canoni, ecc) esige l'indicazione del codice fiscale del soggetto che la effettua.

    A chi va richiesto
    All'Agenzia delle Entrate competente per territorio. In base alla sede legale dell'associazione si può verificare l'ufficio competente cliccando su Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate.

    Quale modulo va utilizzato?
    Per la richiesta del codice fiscale si usa il modello AA5/5. In questa sessione si fornisce un esempio di compilazione del modulo per associazioni sportive dilettantistiche che non svolgono alcuna attività commerciale.

    Chi deve firmare il modulo
    La firma, così come la responsabilità di quanto dichiarato, spetta esclusivamente al Legale Rappresentante dell'associazione (il Presidente) che tuttavia, può conferire a terza persona il compito di consegnare il modulo presso l'Agenzia delle Entrate purchè munita di apposita delega e di fotocopia del documento di identità valido del Legale Rappresentante.

    Quanto costa attivare il Codice Fiscale
    L'operazione è totalmente gratuita.

    E il numero di Partita IVA?
    La Partita IVA, diversamente dal codice fiscale, identifica un soggetto che svolge abitualmente e professionalmente un'attività considerata commerciale ai fini fiscali. Mentre tutti devono possedere il codice fiscale solo le associazioni che svolgono abitualmente attività commerciali devono dotarsi della Partita IVA.



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    poochilli
    Post: 1
    Registrato il: 31/10/2006
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    00 05/02/2007 17:27
    scusate l'intromissione
    mi stavo aggiornando sulle attività della vostra associazione e mi sono imbattuta in questa discussione...volevo dirvi che l'amministrazione comunale si sta impegnando per darvi una sovvenzione per realizzare le vostre iniziative culturali e non a Gorla Maggiore perchè ritiene importante il vostro contributo per la comunità.
    Date una chance a chi, politico o dipendente comunale, si fa il c... per organizzare qualcosa a Gorla! Penso che insieme si farebbe prima e meglio...e spero vivamente che nel bilancio 2007 abbiamo trovato i fondi per Voci di Piazza...
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    lark
    Post: 6.062
    Registrato il: 07/05/2002
    Città: PINEROLO
    Admin
    Frequent
    00 06/02/2007 14:07
    Il problema di fondo non è quello di trovare o meno fondi da destinare alla nostra associazione, quanto quello dei continui atteggiamenti ostruzionistici nei nostri confronti.

    Apprezzo molto il tuo contributo in quanto dimostra che a Gorla c'è anche qualcuno che apprezza il nostro operato e ti ringrazio per il prezioso intervento che può servire come spunto di riflessione.

    Ma fino a quando questi atteggiamenti (a mio avviso scorretti) nei nostri confronti non cesseranno dubito che ci sia la volontà da parte nostra di poter prendere in considerazione una collaborazione reciproca o per lo meno è una cosa che dovremo attentamente valutare.

    Con questo non voglio compromettere i rapporti che intercorrono tanto meno porre paletti insormontabili per eventuali collaborazioni future. Ma penso sia giusto esporre le cose così come stanno.

    Premetto che queste sono considerazioni mie personali, ma credo che riflettano a grandi linee il pensiero di tutti noi.

    Penso la linea che seguiremo sarà perseguire gli obiettivi per cui la nostra associazione è nata, cioè quella di essere un circolo culturale dove poter fare attività che amiamo fare indipendentemente da ingerenze esterne o meno.

    Riguardo al dare una possibilità penso che ne abbiamo già date fin troppe e siamo sempre stati ripagati con la stessa moneta: promesse di rado mantenute, scorrettezze e ostruzionismo fine a sè stesso.

    Questo non preclude nulla anche perchè non è nostra abitudine chiudere la porta in faccia a nessuno. Come ho già detto precedentemente queste sono opinioni e riflessioni mie, pertanto posso confermare che ogni eventuale proposta di collaborazione verrà sicuramente presa in considerazione e discussa in sede di riunione dell'associazione.

    Ripeto, non è una questione economica, ma una questione di correttezza nei nostri confronti. Noi abbiamo cercato di andare incontro agli altri, di fare qualcosa per Gorla. In cambio abbiamo trovato soltanto porte chiuse in faccia e bastoni tra le ruote, apparentemente senza motivo alcuno.

    Non trovo sia corretto nei nostri confronti visto che abbiamo messo anima e cuore in tutto quello che abbiamo fatto senza mai chiedere nulla in cambio...
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    dianella78
    Post: 62
    Registrato il: 20/06/2006
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    00 08/02/2007 14:36
    non è mai stata una questione economica
    quante volte ci abbiamo rimesso, e va beh eravamo contenti di fare qualosa che ci coinvolgeva...
    è solo una questione di comportamenti, dopo un pò una persona non ne può più di non trovare riscontri positivi





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    Gobesh
    Post: 520
    Registrato il: 09/01/2003
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    00 08/02/2007 22:26
    Re: scusate l'intromissione

    Scritto da: poochilli 05/02/2007 17.27
    mi stavo aggiornando sulle attività della vostra associazione e mi sono imbattuta in questa discussione...volevo dirvi che l'amministrazione comunale si sta impegnando per darvi una sovvenzione per realizzare le vostre iniziative culturali e non a Gorla Maggiore perchè ritiene importante il vostro contributo per la comunità.
    Date una chance a chi, politico o dipendente comunale, si fa il c... per organizzare qualcosa a Gorla! Penso che insieme si farebbe prima e meglio...e spero vivamente che nel bilancio 2007 abbiamo trovato i fondi per Voci di Piazza...



    Vedi Poochilli, io mi faccio il culo da 10 anni per fare qualcosa a gorla, e finchè c'era il buon Paolo Albè qualcosa si è anche combinato. Se c'era un problema bastava andare da lui e se era possibile veniva risolto. Di più, se diceva una cosa era quella, non cambiava continuamente come è per esempio successo ad halloween: sei cambi di sede per la festa in un mese mi sembrano troppi.... E questo è solo un esempio.
    Oggi non c'è il minimo interesse per la cultura: tu mi chiedi se ci sono i fondi per Voci? Ebbene, assessore al bilancio e assessore allo sport con delega alle associazioni fino all'altro giorno non sapevano dirmelo...
    Potrei dilungarmi per chilometri su questa scia, ma credo ti sia sufficente per capitre che aria tira per noi
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    dianella78
    Post: 63
    Registrato il: 20/06/2006
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    00 09/02/2007 13:51
    va non importa...
    saremo sempre poveri ma conserveremo la nostra autonomia .....
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