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Rivista "El Dragh Bloeu"

Ultimo Aggiornamento: 27/04/2007 23:32
10/06/2005 13:31
 
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Ciao,
segnalo a tutti gli amici di VdP interessati alla cultura locale e all'ambiente che è rinata dopo anni la rivista on-line "El Dragh Bloeu" (Il Drago Blu).
Sotto trovate tutti i dettagli e l'indirizzo web per conoscerla!

Grazie

_______

www.eldraghbloeu.com



El numer 0 (noeuva edizion), Giugn 2005

I RADIS FOND HINN CASCIAA

Le radici profonde hanno dato frutto


- L'Insubria
- L'Editorial del G.Gallinelli
- Solo per la nostra Terra di M.Colaone
- L'Insubria è divisa! di D.Tagliabue
- Il Torrente Arno fra natura e città di R.Stefanazzi
- Indoe sa senta fiada' l'Insubria del F.Benini

;)

[Modificato da Conte del Seprio 10/06/2005 13.34]

[Modificato da Conte del Seprio 17/10/2005 14.27]

14/07/2005 15:43
 
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E' uscito il n°1 de El Dragh Bloeu!


El numer 1, Luj 2005

SEMM CHÍ ANMÓ!



- L'Editorial del G.Gallinelli
- El Ducal, la bandera de l'Insubria de l'Alboin
- Il Ducale, la bandiera dell'Insubria di Alboin
- Il Biscione oggi di R.Stefanazzi
- Una ferita nel cuore dell'Insubria di R.Marini
- Ona scòla grama per la nòsta terra (red.)
- Lomellina: tòcch de Insubria di là del Tisin del F.Benini

[Modificato da Conte del Seprio 17/10/2005 14.28]

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01/09/2005 01:05
 
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Mi sembra una bellissima iniziativa, sto scaricando il numero e intanto leggo il sito. Certo, ogni tanto mi perdo (tipo "‘me in in quell moment chì de la nòstra stòria, semm staa sòtta on giòv che l’è pussee oppriment de quand i caden magari ghi avevom del davera intorna i pols." ho dovuto rileggerlo due volte), forse perchè parlo un dialetto un po' 'diverso'. Approposito, sapete dirmi come imparare a scrivere in dialetto? In questo sono completamente ignorante.
13/09/2005 18:14
 
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Grazie!
Grazie per aver apprezzato l'iniziativa! Sei il ben venuto per ogni commento a scrivere a redazion@eldraghbloeu.com
Se vuoi mandarci due righe avremmo molto piacere di pubblicarle, è bello avere dei lettori che commentano.

Circa il dialetto, o meglio lingua, noi *scriviamo* in milanese, ovvero l'unica variante del lombardo occidentale con una storia letteraria (pensa a Maggi, Carlo Porta, Tessa...) e quindi con un grafia consolidata e codificata. Il vantaggio del milanese è che è la variante più intercomprensibile da tutti: è possibile per chiunque, da Bellinzona a Pavia, pronunciare le parole con la propria inflessione locale, pur comprendendo tutto. Per esempio, l'articolo singolare maschile si scrive "el", ma io lo posso pronunciare "ul", uno di Abbiategrasso "al"... etc
Questo perchè le lingue locali hanno un grado di libertà maggiore rispetto a quelle imposte dallo stato e giacobine.

Nondimeno sono lingue, e per questo per scrivere correttamente esiste una grammatica, non è molto difficile, ma come ogni altra lingua va imparata. Leggere invece è ancora facile: ricorda solo alcune regolette:

O non accentata: si legge U italiana
Ò accentata: resta normale

Es fòss, balòss, gnòcch

U : si legge generalmente come la U francese e come la Ü tedesca. Si pronuncia all'italiana quando è preceduta dalle consonanti G o Q e seguita da altra vocale.

Es. quader, guerra, quarantòtt, quest, quell.

OEU : ha il suono francese EU o del tedesco Ö.
Z : anticamente la si pronunciava come tuttora viene pronunciata nel comasco e nel Canton Ticino, ma oggi viene letta come una S quasi dolce.

Es. zuccher, zappa, zucca, ziffol.


V : quando trovi questa consonante tra due vocali devi ignorarla.

Es. tavol (taol)


Non sorprenderti: pensa all'inglese... ogni vocale non corrisponde quasi mai a come la pronunceremmo noi in italiano, ma ormai molti giovani lo parlano correttamente!

Ciao!
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26/09/2005 02:04
 
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Ho capì, ho capì. Infatti ul milanes l'è un pò diferent del brianzoeu (ho scritto giusto???) però sa capiss istess. Eh, a duarien fal imparà a scola (scoeula???? [SM=g27820] mah, non so nemmeno io), per esempi i tri autur ca ta diset te, a io mai sentù... però vedrò de infurmass. La roba che me dispiass a me è che tanti paroi, a so no se hin verament in dialett o se l'è "italiano dialettizzato"... adess ta cunti su una roba...

Un po' prima che mè pà l'se spusava cun mia mamm, l'era a cena (???) da me nonn, e ques'che l'ghe fa: "Emilio, va giò de bas a ciapà l'peston"... Mè pà l'va giò in cantina... l'sa varda in gir... sta lè un mument... "ma se osti l'è l'peston???" alura l'è nà indrè, ghe l'ha dì a me nonn, e lu "oh bruta bestia, te sè gnanca se l'è e te se nà a cercal!! L'è l'ven!!" Ecco, ta vedet... me sun minga sicur che tanti paroi ca duperi a van ben... che ghe n'è minga de mei, de pusè adeguà... e certi volt ma vegnen minga certi paroi, tipo "sidel", "sciress"... ga vuraria un diziunari, un vucabulari del dialett. L'ghe gemò? Se no an de metes adrè a fal.

Allora, per essere un autodidatta come me la cavo?

"Amore Regge
Senza Legge"

[Modificato da Vittek 26/09/2005 23.40]

17/10/2005 14:31
 
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Re:

Scritto da: Vittek 26/09/2005 2.04
Ho capì, ho capì. Infatti ul milanes l'è un pò diferent del brianzoeu (ho scritto giusto???) però sa capiss istess. Eh, a duarien fal imparà a scola (scoeula???? [SM=g27820] mah, non so nemmeno io), per esempi i tri autur ca ta diset te, a io mai sentù... però vedrò de infurmass. La roba che me dispiass a me è che tanti paroi, a so no se hin verament in dialett o se l'è "italiano dialettizzato"... adess ta cunti su una roba...

Un po' prima che mè pà l'se spusava cun mia mamm, l'era a cena (???) da me nonn, e ques'che l'ghe fa: "Emilio, va giò de bas a ciapà l'peston"... Mè pà l'va giò in cantina... l'sa varda in gir... sta lè un mument... "ma se osti l'è l'peston???" alura l'è nà indrè, ghe l'ha dì a me nonn, e lu "oh bruta bestia, te sè gnanca se l'è e te se nà a cercal!! L'è l'ven!!" Ecco, ta vedet... me sun minga sicur che tanti paroi ca duperi a van ben... che ghe n'è minga de mei, de pusè adeguà... e certi volt ma vegnen minga certi paroi, tipo "sidel", "sciress"... ga vuraria un diziunari, un vucabulari del dialett. L'ghe gemò? Se no an de metes adrè a fal.

Allora, per essere un autodidatta come me la cavo?

[Modificato da Vittek 26/09/2005 23.40]




Molto bene! C'è ancora qualche errorino, ma sei sulla strada buona!
Ti segnalo che a breve si iscriverà al forum un ragazzo de El Dragh Bloeu che è un'esperto di lingue e potrà aiutarti a imparare a scrivere... e scusami se la mia risposta arriva così in ritardo, ma per un po' non ho potuto accedere a internet (dal lavoro...)[SM=g27816]

Intanto, se fai un giro sul sito vedrai la nuova grafica (in formato asp), e nelle prossime settimane avremo il n°2 della rivista.
Ciao!

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18/10/2005 00:45
 
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Ottimo, ti ringrazio. Corro a vedere il sito.
(però non mi hai risposto: c'è un vocabolario?)

Approposito, cosa ne dici dell'ornitologia? Un bell'articolo sugli uccelli delle nostre parti? I merli iniziano a piacermi da morire, non li cambierei con nulla al mondo... e anche le conracchie non scherzano (almeno, dalle mie parti ci sono, poi non so effettivamente quanto siano diffusi...)
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19/10/2005 11:49
 
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Sono alfine giunto!
In effetti, caro Vittek, eccomi qui, pronto per soddisfare i tuoi dubbi e per tenere informato e aggiornato chiunque fosse interessato alla nostra splendida rivista "El Dragh Bloeu".

Saluto il Conte del Seprio che mi passa il testimone. [SM=g27811] [SM=g27823]
21/10/2005 16:20
 
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Re:

Scritto da: Vittek 18/10/2005 0.45
Ottimo, ti ringrazio. Corro a vedere il sito.
(però non mi hai risposto: c'è un vocabolario?)

Approposito, cosa ne dici dell'ornitologia? Un bell'articolo sugli uccelli delle nostre parti? I merli iniziano a piacermi da morire, non li cambierei con nulla al mondo... e anche le conracchie non scherzano (almeno, dalle mie parti ci sono, poi non so effettivamente quanto siano diffusi...)



Ciao,
ci sono alcuni dizionari IT-Mil Mil-IT. C'è n'è uno minimo ma utile della Vallardi, costa circa 10 euro. Poi c'è il Cherubini, che è un vocabolario. Il Conte della Martesana potrà aiutarmi se ne ho dimenticato qualcuno (il Comoletti?).
Poi c'è la grammatica milanese del Beretta, costa forse 20-30 euro.

L'ornitologia è un tema di cui mi interesso! sarebbe bello avere un tuo articolo su qualche nostro uccello d'Insubria!
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22/10/2005 13:42
 
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Beh, che dire, sono lusingato della proposta. Purtroppo ne so veramente poco di ornitologia, però potrei documentarmi... intanto magari dimmi che altri uccelli ci sono in giro nell'Insubria. Suppongo che un po' cambino da zona a zona, andando verso nord soprattutto...
30/10/2005 09:21
 
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Re:

Scritto da: Vittek 22/10/2005 13.42
Beh, che dire, sono lusingato della proposta. Purtroppo ne so veramente poco di ornitologia, però potrei documentarmi... intanto magari dimmi che altri uccelli ci sono in giro nell'Insubria. Suppongo che un po' cambino da zona a zona, andando verso nord soprattutto...



Certo. Pensavo tu fossi già un esperto da come parlavi, comunque poco male, il tuo contributo sarà gradito. Nel caso di darò dei dettagli sulla lunghezza degli articoli.
In Insubria ci sono centinaia di uccelli, alcuni stanziali, altri di passo, ovvero migratori.
Per mio conto corvi, cornacchie e merli sono fra i più belli, ma anche i rapaci, soprattutto quelli notturni, mi affascinano. In particolare il Barbagianni, detto in lingua la Beladòna.
Anche i pettirossi, le cince e i passeri, sono uccelli che mi piace osservare, soprattutto d'inverno quando si aggirano sulla neve a beccare briciole di pane.

Ciao
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02/11/2005 13:57
 
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Re: Re:

Scritto da: Conte del Seprio 21/10/2005 16.20


Ciao,
ci sono alcuni dizionari IT-Mil Mil-IT. C'è n'è uno minimo ma utile della Vallardi, costa circa 10 euro. Poi c'è il Cherubini, che è un vocabolario. Il Conte della Martesana potrà aiutarmi se ne ho dimenticato qualcuno (il Comoletti?).
Poi c'è la grammatica milanese del Beretta, costa forse 20-30 euro.

L'ornitologia è un tema di cui mi interesso! sarebbe bello avere un tuo articolo su qualche nostro uccello d'Insubria!



Eccomi, scusa il silenzio prolungato, caro Vittek.

In effetti oltre a quelli citati dal Conte del Seprio vi sono l'Arrighi, il Comoletti e altri. Più precisamente:

Arrighi Cletto, DIZIONARIO MILANESE - ITALIANO col repertorio italiano-milanese, HOEPLI Editore

Bazzetta De Vemenia Nino, DIZIONARIO DEL GERGO MILANESE E LOMBARDO, 1939

Beretta Claudio e Comoletti Cesare,
Dizionario milanese-italiano e italiano-milanese, A.Vallardi Editore, Milano, 2001

Antonini Ambrogio M., Vocabolario italiano-milanese, MERAVIGLI-LIBRERIA MILANESE, Milano, 1996, (576 pagine)

[SM=g27811] [SM=g27823]




03/11/2005 11:49
 
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Re:
carissimo Vittek, ti invio una sistemazione ortografica del tuo messaggio precedente in milanese. Ricorda le regole di pronuncia che ti ho scritto.

Ho capì, ho capì. Infatti ol milanes l'è un poeu different del brianzoeu però sa capiss istess. Eh, a dovarien fall imparà a scòla (oppur: scoeula, vanno bene entrambe), per esempi i tri autur che te diset ti, (a) i ho mai sentuu... però vedaroo de informamm. La ròba che me dispiass a me è che tanti paroi, a so no se hinn verament in dialett o se l'è "italiano dialettizzato"... adess te cunti so ona roba...

Un poeu primma che ol me pà l'se sposava con mia mamma, l'era a scena dal me nònn, e quest' al ghe fà: "Emilio, va giò de bas a ciapà l'peston"... Ol me pà l'va giò in cantina... el sa varda in gir... sta lè on moment... "ma se òsti l'è el'peston???" allora l'è 'na indree, ghe l'ha dì al me nònn, e luu "oh bruta bestia, te set nanca se l'è e te se 'na a cercal!! L'è l'vin!!" Ecco, te vedet... me son minga sicur che tanti paroi che doperi vann ben... che ghe n'è minga de mei, de pusee adeguaa... e certi vòlt ma vegnen minga certi paroi, tipo "sidel", "sciress"... ga voraria on dizionari, on vocabolari del dialett. El ghe giamò? Se no hann de metes adree a fal.

-- Non escludo che qualche errore sia scappato anche a me. Pur essendo madrelingua, sto imparando anch'io a scrivere correttamente. Ciao!
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28/11/2005 17:39
 
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Rivista El Dragh Bloeu n°2 Ottobre 2005
[SM=x287603] Riporto qui una discusione aperta in questa sezione inerente la rivista El Dragh Bloeu. Ricordate, una discussione per associazione/contatto, non di più. [SM=x287603]



El Dragh Bloeu
Foeuj per la promozion de l'Insubria

www.eldraghbloeu.com

E' una rivista online bilingue italiano-milanese, fondata nel 2001 e da quest'anno rinata in una nuova edizione. I temi trattati spaziano dall'identità, alle linuge, alle problematiche ambientali del territorio insubre, con un'ottica econazionalista.
La redazione è lieta di comunicare l'uscita del n°2, dedicato al significato attuale della Terra Madre, dei suoi simboli e dei suoi gravi problemi.

Dal sito è possibile leggere i singoli articoli oppure semplicemente scaricare la versione pdf (500kb). Sono inoltre disponibili tutti gli arretrati dal 2001 a oggi.

Leggilo, stampalo, e se vuoi, diffondilo ai tuoi amici!




Un assaggio del numero 2...


Scriv e legg in Milanes

...Leggere il milanese non è difficile, anche per coloro che non sono madrelingua: basta solo tenere a mente qualche semplice regola fonetica ... (segutta in sul sitt)

Editorial

... Nò, l’è minga pròppi inscì, sofferenta e cont i lagrim, che vorariom vedè la nòstra mamma. E minga domà la mamma “umana”, l’è ciar, ma soratutt la Mader Terra, quella che ne dà sostegn e che ne permett de viv. ... (segutta in sul sitt)

San Genesio: un Parco che non s'ha da fare?

... C’era una volta un monte… questo monte c’è ancora e si chiama S. Genesio, e si erge con i suoi 832 metri nell’angolo nord-orientale della Brianza. A dire il vero, quest’altura boscosa è il suo cuore ...E tuttavia, vi è chi si oppone anche a ciò. Come detto, tale contrarietà può arrivare anche dalle direzioni apparentemente più impensate, cioè da coloro che la difesa della nostra Terra dovrebbero averla nel DNA. Così è, nella nostra storia... (segutta in sul sitt)

L'intervista: Marco Sangiorgio di Legambiente

... La cementificazione e la speculazione immobiliare ad uso abitativo legati all’aumento della popolazione svolgono un ruolo primario? Sì, credo decisamente che l’attività maggiormente deleteria per il S. Genesio sia quella edilizia (...) La visione antropocentrica è molto radicata globalmente. Infatti nel passato chi viveva di quello che la terra riusciva a fornire era molto più consapevole, rispetto a noi, delle possibilità e dei limiti stessi di sopportazione di un ambiente, e quindi della sua capacità di generare vita... (segutta in sul sitt)

Il Biscione tradito

... Con la modernità, non ci fu più posto per cotte e armi gentilizie, ma il Biscione ha trovato anche nella società di oggi un uso. È stato adottato come logo di molte attività commerciali, che usandolo vogliono sottolineare il loro legame con un territorio: l’Insubria (...) Ma capita che il legame tra il simbolo e chi lo usa, si allenta nel corso del tempo per l'intervento di elementi deleteri esterni, tanto da snaturarsi completamente ed essere irriconoscibile, trasformandosi in un abuso, se non in un oltraggio ... (segutta in sul sitt)

Anca la coltura l'è malada de inquinament

... In bona sostanza gh’è in att ona invasion coltural ma anca fisica che l’è adree a avegh on effett compagn de la meridionalizzazion de i ann ’60. Incoeu come allora i differenz hinn minga poòcch e i patetich tentativ de integrazion vegnen a vess quasi ona assimilazion, ma al contrari, de numm a lor! Donca a paragonà tutta quella situazion chì e quej
passaa cont i dagn causaa de l’inquinament a l’ambient la dovaria nò vess ona ròbba sconvolgent ... (segutta in sul sitt)

El Mangia Bagai

... Dovete sapere che a Seregno, una (purtroppo) molto popolosa cittadina brianzola sita una ventina di chilometri a nord di Milano, una statua in cotto raffigurante il Biscione Visconteo è recentemente stata ricollocata al proprio posto, al centro di una fontana, anch’essa in cotto, sita in Piazza Martiri della Libertà, proprio di fronte al Palazzo Landriani-
Caponaghi ... (segutta in sul sitt)

Gli Sforza e il ricordo del nostro passato

... La casata sforzesca, che resse il Ducato di Milano dal 1450 al 1535, fu, grazie ai suoi personaggi più nobili, Francesco Sforza, Galeazzo Maria, Ludovico il Moro, una delle pagine più gloriose nella storia della nostra Insubria. Mi piace qui ricordarle in modo semplice e conciso, soprattutto ad uso di chi non ha avuto la fortuna di imparare qualche cenno della nostra storia presso la scuola italiana ... (segutta in sul sitt)

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Scarica e diffondi El Dragh Bloeu!

www.eldraghbloeu.com

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19/02/2006 11:32
 
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El Dragh Bloeu n°3!
El Dragh Bloeu
Foeuj per la promozion de l'Insubria


www.eldraghbloeu.com

E' una rivista online bilingue italiano-milanese, fondata nel 2001 e recentemente rinata in una nuova edizione. I temi trattati spaziano dall'identità, alle linuge, alle problematiche ambientali del territorio insubre, con un'ottica econazionalista.
La redazione è lieta di comunicare l'uscita del n°3, dedicato alla costituzione del gruppo eco-nazionalista Domà Nunch, alle sue attività in programma, alle problematiche che intende presentare al pubblico e al significato dell'Insubria nel mondo contemporaneo. Dal sito è possibile leggere i singoli articoli oppure semplicemente scaricare la versione pdf (500kb). Sono inoltre disponibili tutti gli arretrati dal 2001 a oggi.

Leggilo, stampalo, e se vuoi, diffondilo ai tuoi amici!



Un assaggio del numero 3...


Editorial: Domà Nunch, el progett
... Ma cosa l'è Domà Nunch? L'è on grupp de fioeu de l'Insubria, la nòstra bellissima Terra, che - se straccaremm mai de ripétel perchè l'è la nòstra stessa reson de vess, la nostra Mamma. Senza de lee, nun ghe sariom minga, senza de lee ghe saria minga la nòstra gloriosa Nazion Insubra... (segutta in sul sitt)

Insubria Nazion: Rivoluzion!
... Semm Nazionalista? Sì, semm Eco- nazionalista, perchèmettom el nòst ambient prima de tusscòss, el mettom come origin de la nòstra Nazion, che senza de quell la pò minga esist... (segutta in sul sitt)

Ann 2006: l'Insubria l'è viva anmò
... Ci siamo accorti in primo luogo che quella che andavamo riscoprendo non era semplicemente una somma di vicende minori, nostalgiche, folkoriche, ma la Storia, con l'esse maiuscola, di un popolo con alle spalle millenni di vita; che noi Insubri non abbiamo nel nostro passato proprio nulla di cui vergognarci, né tanto meno dobbiamo serbare il timore di annunciare a chiare lettere chi furono i nostri antenati.... (segutta in sul sitt)

Invocazion a la Brea
... I vegg di nòst vegg ghe diseven Brea / a qui cent pertigh de terra faa a sbalz / che de Canton Sòtt / rivaven a la brughera ... (segutta in sul sitt)

Semm in trappola
...Insòmma, la soluzion l'è minga domà fà sù di strad noeuv. Se se cerchen i radis di problema e se pensa al ben di òmen e de la nòsta terra, i alternativ se troeuven semper. Inscì el podaria vess che, de chì a on quaj ann, i gent, inveci de andagh domà per laorà, farann la fila per tornà anca a viv a Milan.... (segutta in sul sitt)

Numm, carezzaa de la scighera
... Scighera, donca, nebbia: fiaa de dragh, profumm de acqua, morbida seda in su la terra, fòrza potent de la natura, fina ma fòrta, sciora granda e quietta di gran spazzi: come la se sent, incoeu, la scighera? L'è debon on valor de giovin e vegg? Hinn staa bon i bombardament mediatich di ann passaa, a mazzà al piasè del sentiment de la nebbia?... (segutta in sul sitt)

On Bisson d'or in su i riv de la Moldava
... una Bissa d'Insubria nientemeno che nelle viuzze del centro storico di Praga! della città, ad opera di un non meglio ricordato ...(segutta in sul sitt)

Speciale Longobardeath: il disco e l'intervista!

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Comunicato del Gruppo Eco-nazionalista DOMA' NUNCH : "Giù le mani dalla Pineta di Appiano e Tradate
Comunicato del Gruppo Eco-nazionalista DOMÀ NUNCH

GIÙ LE MANI DALLA PINETA DI APPIANO E TRADATE!
GIÒ I MAN DA LA PINERA DE APPIAN E TRADAA!



Caro amico,

la Pineta di Appiano e Tradate, con più di 4000 ettari di superficie, è una delle ultime antiche foreste delle colline insubri. Il 13 novembre 2006 si è tenuta l'assemblea dei sindaci del Consorzio del Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate, con la partecipazione del consigliere regionale Gianluca Rinaldin (Forza Italia). Costui si è personalmente interessato al fine di poter presto riaprire la caccia all'interno dell'area protetta. Questo quando, nel febbraio scorso, con delibera n.8/1878, la Giunta Regionale aveva finalmente approvato i confini definitivi del nuovo Parco Naturale all'interno del quale deve valere il divieto di caccia: ma oggi si vogliono rivedere quei confini.

DOMÀ NUNCH denuncia che lo stralcio di tali terreni dal futuro Parco Naturale per la questione della caccia in realtà servirà a sottrarre dalla tutela ampie porzioni della Pineta, col reale rischio di ripristinare le vecchie politiche clientelari del territorio, la speculazione edilizia e lo sfruttamento immediato come valvola di sfogo per la crescente urbanizzazione del pedemonte insubre. Ora dobbiamo sollevare il problema sui media locali e regionali, altrimenti la questione verrà sepolta nell'indifferenza anche delle forze ambientaliste e di opposizione che operano in Regione!

Purtroppo e in aggiunta a ciò, le fortissime pressioni politiche da parte dei sindaci e del gestore dell'azienda faunistica rischiano di convincere la VI Commissione Ambiente della Regione Lombardia a dare parere contrario ai confini originali già approvati dalla Giunta!

Chiediamo il tuo aiuto pregandoti di inviare il testo sotto riportato agli indirizzi indicati (membri della VI Commissione Ambiente del Consiglio Regionale).

Grazie per il tuo contributo; e non dimenticare di far girare questo comunicato!

Gruppo eco-nazionalista DOMÀ NUNCH

www.eldraghbloeu.com


___________________________________

SEGUE TESTO DA COPIARE E INVIARE:

oggetto: PARCO PINETA DI APPIANO GENTILE E TRADATE


La Giunta Regionale Lombarda aveva approvato nel febbraio scorso la definizione dei confini del parco naturale della Pineta di Appiano Gentile e Tradate ripristinando purtroppo molte situazioni di carattere clientelare che erano state inserite nella proposta dell'Ente parco.

Il prossimo passaggio è l'approvazione in Consiglio Regionale con legge istitutiva.

Pur essendo convinti che molto meglio si poteva fare, ci riteniamo comunque soddisfatti della decisione di Giunta. Abbiamo saputo però che è in atto una forte pressione politica nella VI Commissione Ambiente della Regione al fine di riaprire la caccia nel Parco, modificandone i confini. Riteniamo questa posizione avversa alla decisione di Giunta Regionale, ingiustificata ed inopportuna e in netto contrasto con la maggioranza della popolazione locale, che è contro la caccia.

Inoltre dovrebbe essere imbarazzante nei confronti di tutti i cittadini la volontà di molti sindaci di agevolare gli interessi di poche persone, i cacciatori, favorendo inoltre l’abbassamento del livello di tutela della Pineta, e la possibilità che essa torni presto vittima della speculazione edilizia e della crescente cementificazione del pedemonte insubre!

Certi della solidarietà di migliaia di cittadini, vi preghiamo dunque di portare in Consiglio Regionale il PdL n.138 senza modificare i confini indicati nella deliberazione di Giunta.


NOME COGNOME CITTA'


Inviare a

stefano.maullu@consiglio.regione.lombardia.it;
angelo.giammario@consiglio.regione.lombardia.it;
mario.agostinelli@consiglio.regione.lombardia.it
battista.bonfanti@consiglio.regione.lombardia.it;
marco.cipriano@consiglio.regione.lombardia.it
giuseppe.civati@consiglio.regione.lombardia.it
gianfranco.concordati@consiglio.regione.lombardia.it
sveva.dalmasso@consiglio.regione.lombardia.it;
giulio.decapitani@consiglio.regione.lombardia.it;
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Almeno uno m'ha risposto:

"Negli scorsi giorni i consiglieri dell'Unione hanno chiesto che il Pdl 138 che
riguarda l'istituzione del parco naturale della Pineta di Appiano
Gentile e Tradate sia finalmente calendarizzato e portato all'attenzione
della Commissione Ambiente in occasione della seduta di mercoledì 13
dicembre.

Ribadendo l'impegno volto a tutelare la naturalità del parco e il suo
valore ambientale, siamo pronti ad approvare il testo uscito dalla
Giunta regionale senza diminuzione alcuna rispetto al territorio
individuato quale parco naturale. Inoltre, in risposta alle indicazioni
di cui si è fatta carico la presidenza del Parco perché il provvedimento
in esame fosse snaturato, si ribadisce che ogni ulteriore tentativo di
diminuire l'estensione del parco sarà contrastato, perché il testo sia
presto portato in Consiglio regionale e approvato.

A presto

Giuseppe Civati"
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Re:

Scritto da: Vittek 26/11/2006 23.23
Almeno uno m'ha risposto:

"Negli scorsi giorni i consiglieri dell'Unione hanno chiesto che il Pdl 138 che
riguarda l'istituzione del parco naturale della Pineta di Appiano
Gentile e Tradate sia finalmente calendarizzato e portato all'attenzione
della Commissione Ambiente in occasione della seduta di mercoledì 13
dicembre.

Ribadendo l'impegno volto a tutelare la naturalità del parco e il suo
valore ambientale, siamo pronti ad approvare il testo uscito dalla
Giunta regionale senza diminuzione alcuna rispetto al territorio
individuato quale parco naturale. Inoltre, in risposta alle indicazioni
di cui si è fatta carico la presidenza del Parco perché il provvedimento
in esame fosse snaturato, si ribadisce che ogni ulteriore tentativo di
diminuire l'estensione del parco sarà contrastato, perché il testo sia
presto portato in Consiglio regionale e approvato.

A presto

Giuseppe Civati"



Grazie per la preziosa informazione, Vittek.
[SM=g27811] [SM=g27823]
DOMA' NUNCH!
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Comunicato del Gruppo Eco-nazionalista Domà Nunch

CONTINUA LA CAMPAGNA "GIÙ LE MANI DALLA PINETA DI APPIANO E TRADATE!" / "GIÒ I MAN DA LA PINERA DE APPIAN E TRADAA!"

Mancano pochi giorni alla data del 13 dicembre, quando è prevista la calendarizzazione della discussione riguardo l'approvazione dei confini del Parco Naturale. Le forti pressioni politiche da parte dei sindaci e del gestore dell'azienda faunistica rischiano di convincere la VI Commissione Ambiente della Regione Lombardia a dare parere contrario ai confini originali già approvati dalla Giunta! Fortunamente alcune voci si sono già levate in solidarietà alla nostra campagna: il Comune di Carbonate in data lunedì 27 novembre ha votato all'unanimità un documento a favore del Parco Naturale; nel contempo alcuni Consiglieri Regionali che voteranno in Commissione, fra i quali Giuseppe Civati dell'Unione, hanno già espresso parere favorevole all'istituzione del Parco Naturale, appoggiando la nostra campagna e quella delle associazioni ambientaliste. Gli altri Comuni interessati però ancora tacciono...

Ricordiamo che il 13 novembre 2006 si è tenuta l'assemblea dei sindaci del Consorzio del Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate, con la partecipazione del consigliere regionale Gianluca Rinaldin (Forza Italia). Costui si è personalmente interessato al fine di poter presto riaprire la caccia all'interno dell'area protetta. Questo quando, nel febbraio scorso, con delibera n.8/1878, la Giunta Regionale aveva finalmente approvato i confini definitivi del nuovo Parco Naturale all'interno del quale deve valere il divieto di caccia: ma oggi si vogliono rivedere quei confini.

La nostra campagna continua: DOMÀ NUNCH denuncia per l'ennesima volta che lo stralcio di tali terreni dal futuro Parco Naturale per la questione della caccia in realtà servirà a sottrarre dalla tutela ampie porzioni della Pineta, col reale rischio di ripristinare le vecchie politiche clientelari del territorio, la speculazione edilizia e lo sfruttamento immediato come valvola di sfogo per la crescente urbanizzazione del pedemonte insubre. Centinaia di persone hanno già inviato email di protesta tramite al pagina dedicata sul nostro sito [ www.eldraghbloeu.com/pineta]!


Gruppo eco-nazionalista DOMÀ NUNCH

www.eldraghbloeu.com
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